Il Covid ha frenato gli screening tumorali ma non l’attività del reparto per malati terminali: nel 2020 200 pazienti ricoverati e 398 assistiti a domicilio
TERAMO – Nonostante il Covid abbia rallentato se non fermato l’attività di screening tumorali sul territorio, all’hospice di Teramo, nella nuova sede di contrada Casalena, i trattamenti e l’assistenza non hanno conosciuto sosta: nel 2020 sono stati 200 i pazienti ricoverati in questo delicato momento della vita e ben 398 quelli assistiti a casa.
Proprio su quest’ultimo aspetto c’è però poca conoscenza del servizio che porta le cure ospedaliere a casa, dove i malati possono restare a contatto con le famiglie: “Preferiamo questo tipo di assistenza – dice il primario Claudio Di Bartolomeo – perchè ci dà la possibilità di fornire un’assistenza multidisciplinare come se il paziente fosse in ospedale, ma lasciandolo accanto ai suoi affetti. Dovremmo essere più capaci di comunicare questa possibilità offerta dal servizio di cure palliative domiciliari, sdoganando però il luogo comune che in questa fase della vita non si possa più fare nulla per i pazienti terminali: non è vero, siamo in grado e dobbiamo invece fornire loro la migliore assistenza tesa al mantenimento della dignità della persona”.
Ascolta l’intervista al primario Di Bartolomeo andata in onda nel Tg di R115